Come prima lettura, sembra il titolo di un film e forse lo è.
In quest’ultimo viaggio è stato come vivere da protagonista una sceneggiatura girata da un grande regista, in un paese meraviglioso.
Una passeggiata per le strade di Yangon per prepararsi a scoprire alcune delle località più interessanti di questo paese.
Volo da Yangon ad Heho (Stato Shan) e poi di corsa verso il lago Inle, alcuni giorni per scoprire i siti archeologici di “Samkar” (nel sud del lago), i villaggi con le palafitte,l’artigianato locale ed il primo contatto con la gente.
L’ultimo giorno (31 ottobre) al lago è dedicato completamente alla festa della “Luna piena”, manifestazione con sfilata lungo i canali della “Barca dorata” con a bordo quattro statue del “Buddha”, a seguito corteo di imbarcazioni lunghissime spinte da rematori con la gamba, caratteristica di questo lago.
Gli spazi adiacenti alla grande pagoda di HPaung Daw Oo sono pieni di bancarelle e gente in festa, qui è facile trovare persone di varie etnie con i loro costumi e copricapo variopinti.
Con le dovute maniere si riesce a trascorrere con loro qualche minuto e scattare delle foto di gruppo,momenti indimenticabili.
Da Heho a Mandalay, capitale spirituale, con i suoi monasteri pieni di centinaia di monaci.
Oltre le visite culturali, due soste, una in città, l’altra in periferia ad associazioni di volontariato che aiutano chiunque si trovi in difficoltà (queste visite aiutano a stare bene anche noi).
Per terminare la giornata, tramonto al ponte U-Bein, visto dal lago a bordo di una barca trasmette sensazioni indescrivibili.
Dopo queste giornate piene di emozioni, qualche giorno sulla costa a “Nagpali” spiaggia lunghissima, quindi possibilità di passeggiate e bagni per terminare con massaggi rigeneranti.
Da visitare, al mattino, il villaggio dei pescatori, assistere all’arrivo delle barche, lo scarico del pesce ed infine la stesura al sole per l’essiccazione.
Dopo qualche giorno di riposo, di nuovo in viaggio, prima in aereo fino a “Sittwe” e poi in barca verso “Mrauk U” risalendo il fiume Kaladan.
Qui si scopre la vera Birmania contadina, i villaggi circondano il nucleo centrale di questa cittadina, si possono scoprire mercati locali, visitarli con il piacere del contatto con la gente, in assoluta tranquillità.
Di notevole importanza sono i siti archeologici che circondano Mrauk U, l’architettura non è quella classica Birmana ma simile a quella Indonesiana di Giava.
Sempre via fiume, con circa due ore di navigazione, si possono visitare un paio di villaggi,di etnia “Chin” dove vivono alcune donne con il viso tatuato, sono le ultime testimoni di questa tradizione in via di estinzione, ormai da circa 50 anni è vietata questa pratica.
Di ritorno a Sittwe, da non perdere il mercato locale ed in particolare a quello del pesce.
Ultimo giorno di nuovo a Yangon, visita al mercato e verso sera al complesso di Templi e della Pagoda Shwedagon, penso che sia un luogo magico,dove si perde la dimensione del tempo, è importante visitarli con calma per potersi inebriare nell’atmosfera che li circonda, è stato come la ciliegina sulla torta.
Di solito la guida è fondamentale per fare apprezzare i luoghi che si stanno visitando, “YAN” il nostro accompagnatore, oltre che essere simpatico e spiritoso è preparatissimo e pieno di iniziative, a lui un grandissimo grazie.
Il nostro viaggio è stato organizzato con la collaborazione e i consigli di un tour operator Birmano, “Myanmar Tri Elephant” a Yi Yi Cho e Gabriele un grazie di cuore per la loro disponibilità e l’ottima riuscita di questo nostro desiderio.
Durante la nostra permanenza in “Myanmar” dopo tantissimi anni, si sono svolte le elezioni politiche libere,con trepidazione abbiamo atteso i risultati finali e la VITTORIA con una grande maggioranza della “LADY” AUNG SAN SUN KYI.
Sono sicuro che questo meraviglioso Paese abbia trovato la persona giusta per iniziare ,da questo momento,un nuovo percorso pieno di pace e di prosperità per tutto il popolo birmano.
Penso di avere avuto una grande fortuna nel condividere con il popolo Birmano un evento così importante.
